CORSO CULTURA 2025

Corso di cultura promosso dagli ex alunni dell’Antonianum (centro di cultura dei Gesuiti a Padova) per il 2025

FATTI PER ESSERE LIBERI

Il tema della libertà, scelto per il corso di quest’anno, è centrale nella storia dell’umanità. Tutto il percorso giudaico-cristiano è intriso dalla ricerca delle libertà pro­piziata dall’Alleanza. La democrazia della Grecia classica è un anelito alla libertà; ma anche durante l’era dei Lumi, e poi della rivoluzione francese, per l’intera Europa scorse un vento di libertà ancora oggi evidente nelle bandiere di molte nazioni che usano i tre colori.

Da quel periodo anche nelle Americhe il movimento di indipendenza dalle potenze europee è un’espressione dell’anelito alla libertà, e anche nei paesi africani ci sono aspirazioni alla libertà dai tempi delle lotte per l’indipen­denza dalle potenze coloniali: il gigantesco fenomeno mi­gratorio cui siamo assistendo è verso paesi in cui oltre al benessere c’è una qualche libertà. In molti paesi dell’Asia, e non solo, la libertà è oppressa da dittature a volte feroci.

La stessa natura dei nostri corsi di cultura è tradizio­nalmente intrisa di libertà, una tradizione gelosamente custodita da Padre Mario Ciman che per tanti anni ha ela­borato questi corsi sui temi più vari e con oratori molto qualificati. Sono corsi che offrono elementi culturali e di approfondimento, da esaminare criticamente nel dibattito affinché ciascun uditore possa responsabilmente e libera­mente scegliere quali di essi far propri. Tutto ciò può essere riassunto in uno slogan: capire la realtà per essere liberi di scegliere assumendosi personalmente le responsabilità della scelta fatta.

Alla libertà era già stato dedicato il corso di cultura dell’anno 2006, nel quale erano intervenuti Peter Al su “La libertà entro la chiesa”, Vittorio Borraccetti su “Libertà e legalità”, Vittorino Andreoli su “Libertà e felicità”, Sergio Romano su “Libera chiesa in libero stato” e Magdi Allam su “Libertà nell’Islam”; tuttavia questo tema, come si vede, è talmente ampio e così vivo e attuale nel mondo odierno che riteniamo opportuno riprenderlo aggiornandolo. Ma cosa si intende per libertà? Libertà dei popoli o libertà degli individui?

Certamente una libertà assoluta non è possibile, se non altro perché non è compatibile con una pluralità di indivi­dui che dovrebbero goderne. D’altra parte ciascuno di noi ha una percezione di libertà derivante dalla consapevolez­za che certe scelte fatte avrebbero potute essere molto di­verse, con esiti molto diversi, e che esse sono dipese solo da una “libera” scelta personale. E allora cos’è la libertà, di che libertà si tratta? Nella storia del pensiero umano molte analisi sono state dedicate alla libertà. Sicuramente la libertà in quanto tale presuppone l’esistenza di alcune ‘libertà’ particolari: libertà dai condizionamenti, libertà di prendere direzioni diverse, libertà per elaborare e realiz­zare un certo progetto. Ottime indicazioni che però non dicono ancora completamente cosa si intende per libertà: si vorrebbe un’idea di libertà indipendente dalle situazioni concrete. O bisogna accontentarsi di una nozione che si sviluppa nel tempo e nelle diverse situazioni? L’idea di li­bertà, poi, è strettamente connessa con altri temi centrali della cultura occidentale: dalla nozione di democrazia, alla nozione di verità e a quella di responsabilità. Quanto è stretto il legame tra queste nozioni e come si influenzano reciprocamente?

Per aiutarci a capire cosa si intende per libertà si è de­ciso di dedicare il prossimo corso di cultura a questo tema chiedendo l’aiuto di autorevoli oratori per approfondirlo. Tradizionalmente il corso di cultura si sviluppa in cinque incontri, che si svolgono il lunedì sera da gennaio in poi. Ogni relatore partirà dalla propria esperienza e situazione per rispondere con contributi rilevanti alle nostre doman­de. Hanno accettato di contribuire al prossimo corso di cul­tura la professoressa Donatella Abignente, docente di filo­sofia morale presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia meridionale, e grande esperta dei temi biblici; il professor Stefano Zamagni illustre economista dell’università di Bo­logna e consulente del Vaticano, padre dell’economia civi­le; il professor Roberto Giacobazzi, già professore ordinario nel dipartimento di informatica dell’università di Verona, ora docente all’Università dell’Arizona a Tucson e membro del senato accademico di quell’università; l’arcivescovo emerito di Monreale monsignor Michele Pennisi, che ben conosce l’opera e l’amore per la libertà di Don Sturzo aven­done trattato per la sua beatificazione e l’imprenditrice Ele­na Zambon presidente della casa farmaceutica omonima.

Alla professoressa Donatella Abignente abbiamo chie­sto più specificamente di parlarci di quanto la Bibbia e la teologia possono aiutarci a chiarire il concetto di libertà e quanto questo concetto influisca sullo studio e compren­sione dei testi sacri; il titolo del suo intervento sarà “Rivela­zione: una storia di liberazione”. Al professor Stefano Za­magni abbiamo chiesto di spiegarci come viene arricchita e precisata la nozione di libertà negli studi economici, come questa possa indirizzare gli studi economici e quale ruo­lo abbia avuto nella costruzione dell’economia civile: egli parlerà di “Libertà positiva e strutture socio-economiche”. Al professor Roberto Giacobazzi abbiamo chiesto di rac­contarci quanto un ricercatore nel campo delle scienze in­formatiche senta bisogno della libertà, e di quale libertà; e inoltre di come un certo concetto di libertà (eventualmente apertura mentale) sia necessario e possa influenzare la sua ricerca in un campo così aperto al futuro: il titolo del suo intervento sarà “Libertà di ricerca in un’epoca controllata dagli algoritmi”. Don Luigi Sturzo impegnò la sua vita per la libertà, e monsignor Michele Pennisi, che ha partecipato agli studi per la beatificazione di don Sturzo, ci parlerà appunto di “Don Sturzo amante della libertà”. Per completare il corso l’imprenditrice Elena Zambon presidente, della Zambon spa e responsabile di una vasta attività collegata alla stessa casa farmaceutica, risponderà a quattro domande fondamentali: quanto biso¬gna essere liberi per essere validi imprenditori? Di che nozione di libertà si sta parlando? Che visione della libertà emerge in chi svolge attività imprenditoriale? Come si scontra l’anelito alla libertà con i condizionamenti della realtà di impresa? Il titolo della sua relazione sarà “La Libertà: “soffio ispiratore” dell’imsaaaaxaaspresa”.

Ruggero Ferro

Donatella Abignente

Laureata in filosofia presso l’Università Federico II di Napoli, compie gli studi teologici presso la Facoltà teologica dell’Italia meridionale, sezione S. Luigi, e in seguito presso la Pontificia università Gregoriana a Roma, dove consegue il dottorato in teologia. È docente emerito della Facoltà teologica dell’Italia meri­dionale, sezione S. Luigi a Napoli, dove ha insegnato Morale Fondamentale dal 1988, e (dal 2006) nella Facoltà di Teologia della Pontificia università Gregoriana. È stata nominata dal Pontefice consultore nel dicastero per la dottrina della fede. Tra le sue pubblicazioni: ‘Decisione morale del credente. Il pensiero di Josef Fuchs’ (Piemme, 1987); ‘Conversione morale nella fede’ (Gregorian Unversity Press – Morcelliana, 2000) e, con S. Tanzarella: ‘Tra Cristo e Gandhi. L’insegnamento di Lanza del Vasto alle radici della nonviolenza’ (San Paolo, 2003).

Stefano Zamagni

Laureato nel 1966 in Economia e Commercio presso l’Università Cattoli­ca del Sacro Cuore (Milano); dal 1969 al 1973 si è specializzato all’Università di Oxford (UK) presso il Linacre College. Ha insegnato Storia dell’analisi economica all’Università di Parma e fino al 2007 all’Università Bocconi (Milano). Poi ordinario di Economia Politica all’Università di Bologna (Facoltà di Economia) e Adjunct Professor of International Political Economy alla Johns Hopkins University, Bologna Center. Vicepresidente della Società Ita­liana degli Economisti (1989-92); dal 2007 al 2012 presidente dell’Agenzia per il Terzo Settore; attuale presidente dell’Osservatorio Nazionale per le politiche familiari. Ha ricevuto numerose onorificenze e riconoscimenti, tra cui la laurea H.C. in Economia dell’Università F. de Vitoria, Madrid (2010) e la laurea H.C. in Economia dall’Università Carolina di Praga (2012). Membro del Comitato scientifico di numerose riviste economiche nazionali e internazionali e della Pontificia Accademia di scienze sociali. Autore di numerose pubblicazioni – libri, volumi editati, saggi – a carattere scientifico, e di vari contributi al dibattito culturale e civile.

Roberto Giacobazzi

Laureato in Informatica all’Università di Pisa, dove ha conseguito il Dottorato di Ricerca. Come post-doc ha frequentato il Laboratoire d’Informatique dell’Ecole Polytechnique di Parigi, quindi è rientrato a Pisa come Ricercatore. Dal 2000 è Professore Ordinario di Informatica all’Università di Verona. E’ stato Prorettore alla Didattica dal 2001 al 2004 e Prorettore alla Ricerca dal 2004 al 2006. Dal 2006 al 2012 preside della Facoltà di Scienze matematiche Fisiche e Naturali dell’ateneo scaligero. È stato visiting professor alle università di Melbourne e della Louisiana e, dopo aver lasciato l’università di Verona nel 2023, è ora full professor alla University of Arizona a Tucson.

Gli interessi di ricerca riguardano l’analisi di programmi, la verifica del software, la sicurezza e la privacy delle informazioni manipolate da programmi, software watermarking e software obfuscation.

Ha ricevuto nel 2013 il Microsoft Research Software Engineering Innovation Foundation (SEIF) Award. È cofondatore della Start-up: Julia s.r.l,, ora parte del Gruppo Corvallis e Cythereal Inc. con sede negli USA.

Mons. Michele Pennisi

Nato nel 1946 a Licodia Eubea (dio­cesi di Caltagirone e Provincia di Ca­tania), ha frequentato gli studi liceali presso il Seminario Vescovile di Calta­girone e quelli filosofico-teologici pres­so la Pontificia Università Gregoriana, come Alunno dell’Almo Collegio Ca­pranica. È stato ordinato sacerdote nel 1972; è stato vescovo di Piazza Armeri­na dal 2002 al 2013, quando Benedetto XVI lo ha nominato arcivescovo dell’Arcidiocesi di Monre­ale, di cui dal 2022 è arcivescovo emerito e amministrato­re apostolico. Nella Conferenza Episcopale Italiana è stato per un decennio segretario della Commissione episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università, e mem­bro del Pontificio consiglio della giustizia e della pace. Dal 1979 è docente di teologia dogmatica allo Studio Teologico interdiocesano S. Paolo di Catania aggregato alla Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista” e dal 1982 di filosofia e teologia dogmatica presso l’I.S.S.R. ‘L. Marcinnò’ di Caltagirone

Noto per il suo impegno antimafia, è presidente della causa di canonizzazione di don Luigi Sturzo.

Elena Zambon

Laureata in Economia Aziendale all’Università Bocconi, nel 1994 fonda il Family Office della famiglia Zambon che nel 2000 si trasforma in Multi Family Office, dando vita a Secofind. Presidente di Zambon SpA, multinazionale farmaceutica, vicepresidente della chimica Zach e Consigliere di Zambon Company, la holding di gruppo.

E’ componente del Consiglio di Amministrazione di UniCredit, di Ferrari S.p.A e di IIT-Istituto Italiano di Tecnologia; già componente del CdA di Italcementi SpA, di Fondo Strategico Italia­no, Akros Finanziaria S.p.A. e Salvagnini SpA. È presidente di AIdAF-Associazione Italiana delle Aziende Familiari-, e Board Member di FBN – Family Business Network. Vicepresidente e componente del Comitato Esecutivo di Aspen Institute Italia e del Campaign Board di Bocconi.

È cavaliere del lavoro e nel 2010 ha ricevuto il premio “Imprenditore Olivettiano” e il premio “Marisa Belisario”. Nel giugno 2017 è stata nominata vicepresidente di As­solombarda con delega alla Ricerca e Open Innovation, Scienze della vita, EMA e Technopole.

 

Anche per questo anno accademico l’Associazione Ex Alunni dell’Antonianum propone il Corso di Cultura. È un’iniziativa che da 45 anni vuole offrire ad un pubblico generale strumenti di lettura della realtà in cui viviamo, presentati da qualificati cultori disciplinari, affinché ciascuno possa fare le proprie scelte consapevolmente. Il tema che sarà sviluppato questa volta riguarderà la libertà vista dinamicamente come conquista progressiva, e il titolo scelto è “Fatti per essere liberi”.

Al solito si articolerà in cinque conferenze con dibattito per toccare le molteplici sfaccettature del tema.

Si comincerà affrontando il rapporto tra libertà e ricerca scientifica in un mondo caratterizzato dalle nuove tecnologie di automazione, con l’intervento il prof. Roberto Giacobazzi ex docente di Fondamenti dell’informatica all’Università di Verona, ma ora full professor dell’Università dell’Arizona a Tucson, che parlerà di “Libertà di ricerca in un’epoca controllata dagli algoritmi”.

La seconda conferenza affronterà gli aspetti più fondamentali dello sviluppo della libertà e sarà tenuta dalla professoressa Donatella Abignente emerito di teologia morale della Pontificia facoltà dell’Italia meridionale che parlerà di “Rivelazione: storia di liberazione”.

La terza conferenza sarà tenuta dal prof Stefano Zamagni, noto economista emerito dell’Università di Bologna e promotore dell’economia civile, che parlerà di “Libertà positiva e strutture socio economiche”.

Seguirà una conferenza molto particolare tenuta dall’arcivescovo emerito di Monreale Michele Pennisi, che è stato impegnato nella causa di beatificazione di Don Sturzo, che ci intratterrà su “Don Sturzo amante della libertà”

Concluderà il corso l’imprenditrice Elena Zambon presidente della omonima casa farmaceutica che coglierà la nozione di libertà come è vissuta in un ambiente imprenditoriale sviluppando il tema “La libertà “soffio ispiratore” dell’impresa”.

Come da tradizione tutte le conferenze si terranno nell’aula Morgagni delle Scuola di Medicina dell’Università di Padova alle ore 21 dei cinque lunedì quest’anno a partire dal 13 gennaio fino al 10 febbraio. Al solito, dopo meno di un’ora di presentazione del tema da parte del relatore si aprirà il dibattito con il pubblico in sala.

 

 

Corso di Cultura 2025 promosso dall’Associazione Ex Alunni dell’Antonianum

Fatti per essere liberi

Lunedì 13/1/2025 ore 21 aula Morgagni

Roberto Giacobazzi: Libertà di ricerca in un’epoca controllata dagli algoritmi

Lunedì 20/1/2025 ore 21 aula Morgagni

Donatella Abignente: Rivelazione: una storia di liberazione

Lunedì 27/1/2025 ore 21 aula Morgagni

Stefano Zamagni: Libertà positiva e strutture socio-economiche

Lunedì 3/2/2025 ore 21 aula Morgagni

Michele Pennisi: Don Sturzo amante della libertà

Lunedì 10/2/2025 ore 21 aula Morgagni

Elena Zambon: La Libertà: “soffio ispiratore” dell’impresa.